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Istruttoria dell'antitrust su Booking.com ed Expedia

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, su segnalazione di Federalberghi, ha avviato un'istruttoria per verificare se le agenzie turistiche on line Booking ed Expedia, limitino, attraverso i contratti imposti alle strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita, ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare sul mercato offerte più convenienti.

 

Oggetto di analisi dell'Antitrust sono le clausole che vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online, e in generale, tramite qualsiasi altro canale di prenotazione (siti web degli alberghi compresi).

 

Federalberghi ha chiesto che l'Autorità accerti formalmente le violazioni della normativa antitrust, diffidi le On Line Travel Agencies dal perseguire in tali comportamenti ed imponga sanzioni per le violazioni denunciate.

 

La legge italiana stabilisce che - entro tre mesi dalla apertura di un'istruttoria - le imprese interessate dal procedimento possono presentare impegni tali da far venire meno i profili anticoncorrenziali oggetto dell'istruttoria stessa.

 

L'Autorità, valutata l'idoneità di tali impegni, può, nei limiti previsti dall'ordinamento comunitario, renderli obbligatori e chiudere il procedimento senza accertare l'infrazione.

 

Avvalendosi di tale facoltà, le società Booking.com B.V. e Booking.com S.r.l. hanno presentato all'Autorità italiane ed alle Autorità francese e svedese alcuni impegni, i cui contenuti possono essere sintetizzati come segue:

- modificare la clausola MFN in modo che essa sia applicabile esclusivamente ai prezzi e alle altre condizioni pubblicamente offerte dagli hotel attraverso i propri canali di vendita diretta (sia online che offline) e non invece ai prezzi resi disponibili su altre OTA;

- consentire a tutti gli hotel partner di applicare, ai clienti appartenenti a gruppi chiusi di utenti, sconti sulle tariffe offerte sulla propria piattaforma.

 

Il Consiglio Direttivo di Federalberghi ha esaminato gli impegni presentati da Booking.com, ritenendoli insufficienti a ristabilire corrette condizioni di mercato e deliberando conseguentemente di chiedere all'Autorità che le clausole di parity vengano completamente bandite, anche in relazione alle offerte da pubblicare sui siti degli alberghi.

 

Analoga valutazione è stata espressa dalle organizzazioni consorelle degli altri Paesi europei ed è stata ufficializzata con una nota di Hotrec, con la quale si sottolinea che gli albergatori non sono attualmente liberi di decidere autonomamente i prezzi delle camere e le condizioni da offrire ai diversi canali di distribuzione e che tali limitazioni impediscono ai clienti di godere dei vantaggi che possono derivare dalla concorrenza.

 

Federalberghi ha rappresentato le proprie osservazioni all'Autorità, coordinando la propria posizione con le associazioni nazionali degli albergatori di Francia e Svezia e con le associazioni degli altri Paesi europei, in collaborazione con Hotrec.

 

La data di conclusione del procedimento è fissata al 1° aprile 2015.

 

Federalberghi ricorre ad Antitrust contro le olta - terza edizione - 2015.pdf


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